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Milano, Mi, Italy
"La fotografia non è pura duplicazione o un cronometro dell'occhio che ferma il mondo fisico, ma è un linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione, per quanto sottile, esiste e dà luogo a un'infinità di mondi immaginari". [Luigi Ghirri]

PROGETTO EATALY


EATALY

Questo progetto nasce da una visita casuale. Mi sono trovata a passeggiare in zona e, spinta dalla curiosità, sono entrata. Conoscevo il vecchio Teatro Smeraldo ormai chiuso da molti anni e ho voluto vedere che tipo di ristrutturazione fosse stata fatta. Conoscevo Eataly da tempo e avevo visitato, alcuni anni fa, lo spazio del Lingotto a Torino, che, peraltro, non mi  era piaciuto.  Ho apprezzato molto questo nuovo spazio aperto nel febbraio 2014 a Milano.
Questo spazio, come  già gli altri aperti da Oscar Farinetti, ha una filosofia consolidata: cibi di alta qualità ma alla portata di tutti e a ospitarli sono negozi e ristoranti con una loro personalità e non semplici dependances di una grande catena.
La storia di Oscar Farinetti e della sua grande invenzione, Eataly, "il più grande mercato enogastronomico del mondo", è un caso di successo.
 Piemontese, originario della città di Alba, si è fatto le ossa con UniEuro, un negozio ereditato dal padre intorno a cui ha fatto crescere la più grande catena italiana di elettronica di consumo, all’insegna  dell’ottimismo. Ceduta UniEuro, nel 2007 apre il primo spazio Eataly a Torino, nell’ex stabilimento Carpano: 11.000 metri quadri dove il cibo si può comprare, ma anche consumare (in otto ristoranti a tema, due bar, una gelateria) e persino studiare. Ed è subito successo. Nel primo anno attira 2,5 milioni di visitatori e supera i 30 milioni di fatturato. Un anno dopo replica a Tokio, poi a New York quindi in varie città d'Italia, Roma, Genova, Firenze, Bari, Bologna, Alba, Pinerolo e Milano Smeraldo.
L'esperienza della riqualificazione urbanistica Eataly la mette alla base del proprio punto vendita, ma se a Torino (o a Roma) ad essere riqualificate sono aree ex-industriali o ferroviarie, a Milano la sfida è duplice: riportare all'antico splendore un teatro, lo Smeraldo, tempio della cultura per decenni e dimenticato a causa di un cantiere eterno, che ha portato alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo, alla riqualificazione di una zona (della "movida") e alla morte del teatro stesso, dimenticato dai milanesi e dal Comune.
Eataly rappresenta per questo luogo il sogno di una città, Milano, che si sta trasformando velocemente, complici le mode del momento ma anche una sensibilità sempre più acuta nei confronti di filosofie fino a ieri nemmeno contemplabili; a Eataly Smeraldo tutto è sostenibile: dagli shopper ai sacchetti ed ai guanti del reparto ortofrutta fino agli utensili monouso in corteccia di palma acquistabili nello store, passando attraverso cibi che rappresentano l'eccellenza italiana. 
 
















































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